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L&B: olio extrafine legno 17 tubi (O20)

Lefranc & Bourgeois
OLIO EXTRAFINE
 
– Cassetta legno 38x17x5.5
– tavolozza legno 36×16
– 17 tubi 20 ml
(3 g1 / 1 g2 / 1 g3 / 1 g4 / 5 g5 / 6 g6)
– pennello n. 8 polyamide effile
– pennello n. 4 martora
– pennello n. 12 bue
– cartella colori originale
 
(ref: O20)

Colori ad Olio

Le origini della pittura a olio affondano le radici nell’antichità. Fu comunque dalla metà del XV secolo che l’olio conobbe una straordinaria diffusione in Italia. La pittura ad olio, inizialmente stesa su supporto ligneo, dal XVI secolo si affermò anche su tela, dando origine a una modalità quasi esclusiva che nella tecnica pittorica mutò solo con la comparsa dei colori acrilici.

Anticamente il pittore realizzava da sé stesso i colori, lavorando la materia prima che doveva essere ridotta finemente in polvere, lavata (purificata) ed infine macinata con l’olio…
STRUTTURA:

I colori ad olio contengono pigmenti polverizzati in prevalenza di origine minerale, ma non mancano colori ottenuti da terre, da sostanze vegetali o di origine animale.

Alcuni di essi sono:

  • Bianco: ossido di titanio, ossido di zinco, carbonato basico di piombo
  • Bruno: ossido di ferro, solfato di ferro; appartengono a questa famiglia anche le cosiddette Terre di Siena
  • Blu: ossido di cobalto
  • Giallo: solfuro di cadmio, cromati di piombo
  • Nero: carbone d’avorio (ossa calcinate), carbone di vite
  • Rosso: solfuro mercurico o cinabro, solfuro di cadmio, ossido di ferro; cocciniglia
  • Verde: ossido di rame, ossido di cromo

I colori sono soggetti a ossidazione atmosferica, ciò significa che essi tendono naturalmente a scurire nel tempo. Tale tendenza può essere rallentata o anche arrestata ponendo l’opera in una camera protettiva dotata di atmosfera controllata o inerte (assenza di ossidanti gassosi quali l’ossigeno e sostituzione con l’azoto). I colori ad olio risentono anche di ampie e repentine escursioni termiche e, ovviamente, degli inquinanti ambientali.
Oggi quasi tutti i pittori utilizzano colori a olio in tubetto, già pronti, reperibili nei colorifici.

VANTAGGI:
L’olio è un ottimo legante che indurisce nel tempo per contatto con l’ossigeno presente nell’aria formando una pellicola insolubile e resistente (polimerizzazione).
La possibilità di creare finissime velature trasparenti e di lavorare il colore “nel bagnato” permette di ottenere effetti di luce e di profondità difficilmente raggiungibili con altre tecniche pittoriche.
Consente inoltre di ampliare la gamma cromatica, ammorbidire le sfumature e potenziare il modellato.
I colori impastati con l’olio, una volta asciutti, garantiscono una lunga durata soprattutto rispetto alla tempera, mantenendo pressoché inalterati i valori cromatici.

SVANTAGGI:
Lo svantaggio nel complesso limitato del colore a olio risiede nei lunghi tempi di asciugatura e nella difficoltà di apprendere e padroneggiare talune tecniche.
L’aggiunta di sostanze essiccanti inoltre provoca spesso effetti irreversibili di scurimento dei dipinti.

LEGANTI:
La differenza nella tecnica è costituita dal legante che invece di essere uovo, caseina o gomme naturali (tempera), è un olio. Si utilizzano sia olii naturalmente essiccanti (olio di lino, olio di noce, olio di papavero), che essenze o oli essenziali (essenza di trementina, essenza di rosmarino). Queste ultime sostanze, più costose perché ottenute per distillazione, vengono utilizzate come diluente, garantendo una materia più fluida e trasparente adatta alle velature e meno soggetta all’ingiallimento.
Il legante oleoso più utilizzato è l’olio di lino.

SUPPORTI:
La pittura a olio può essere eseguita su supporti vari: sin dal Trecento, si usano tavole di legno, fino alla comparsa, nel secolo successivo, delle tele. Altri supporti, più rari, sono il cuoio, il rame e la carta, di solito adeguatamente preparati;
oggi si trovano in commercio cartoni telati o carte speciali, a grana grossa e con scarsa permeabilità.
IMPRIMITURA:
Solitamente, si preferisce dipingere su uno strato di imprimitura che renda uniforme il supporto e che limiti l’assorbimento dell’olio, per lavorare con facilità il colore.
L’imprimitura più usata, fin dai secoli passati, è composta da gesso mescolato con colla di caseina o di coniglio, talvolta anche con l’aggiunta d’una piccola parte d’olio di lino cotto: la miscela deve essere densa per formare spessore, ma allo stesso tempo abbastanza fluida da poter essere stesa.
Questa imprimitura può essere utilizzata sia sulle tele che sulle tavole.

Colori ad Acquerello

L’acquerello o acquarello è una tecnica pittorica che prevede l’uso di pigmenti finemente tritati e mescolati con un legante, diluiti in acqua.Popolare per la sua rapidità e per la trasportabilità facile dei materiali, che lo hanno reso la tecnica per eccellenza di chi dipinge viaggiando e all’aria aperta.

Il supporto più usato per questa tecnica è la carta che viene usata preferibilmente ad alta percentuale di cotone puro, in quanto la fibra lunga di questo vegetale non si modifica a contatto con l’acqua.

La carta che si acquista in commercio si misura in grammi metro (peso di un foglio di 1 metro quadrato).La stesura dell’acquerello può avvenire secondo tre tecniche distinte:

  • per velature sovrapposte le quali, oltre a conferire forza e tonalità al colore stesso, conferiscono al disegno preparatorio solitamente eseguito a matita leggera, la necessaria profondità pittorica utile alla rappresentazione dei volumi, delle ombre e della luce;
  • pittura bagnato su bagnato, ovvero la stesura del pigmento colorato effettuata sul foglio di carta bagnato in precedenza cosicché i colori si diffondano scorrendo e conferendo un aspetto soffuso al dipinto;
  • pittura bagnato su asciutto in cui il pigmento viene steso dopo essere stato disciolto con una quantità d’acqua sufficiente a farlo scorrere sul foglio asciutto.

L’esecuzione è di per sé tecnica assai raffinata, dal momento che errori di esecuzione (quasi sempre dovuti alla scarsa manualità), difficilmente e diversamente dalle altre tecniche pittoriche, possono essere corretti mediante la semplice sovrapposizione di altro colore. Infatti il colore è trasparente e non nasconde la stesura sottostante.

Caratteristica di un buon acquerello è l’estrema “leggerezza” rappresentativa e la sua immediatezza espressiva, che per l’appunto, dal Rinascimento in poi, divenne strumento essenziale per gli studi preparatori dei grandi maestri e delle grandi opere.

Tale tecnica, tuttavia, è stata spesso utilizzata con efficacia anche nel disegno tecnico, soprattutto nell’ambito della progettazione meccanica, dove per es. assume particolare rilievo rappresentare (in particolar modo nelle viste in sezione) la consistenza e la tipologia dei vari elementi costruttivi, secondo colorazioni generalmente codificate.Gli acquerelli sono disponibili in commercio in diversi formati:

  • in pasta: venduta in tubetti da spremere, in genere da 5 o 15 ml
  • solido: si tratta di acquerello asciugato ed estruso in lunghe strisce e quindi tagliato in panetti secchi detti godet o mezzi godet a seconda delle dimensioni. Essendo solidi sono più pratici per l’uso in viaggio o all’aperto.
  • liquido: di recente introduzione sul mercato, possono essere usati puri o diluiti e si prestano all’uso con aeropenna.
  • Esistono inoltre tavolozze già pronte contenenti pastiglie di acquerello secco, da inumidire con il pennello.

PEZZI UNICI

 

 

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23 dicembre 2022
Il mio papà è venuto a mancare.
So che vi ha sempre riempito il cuore di affetto
e so che dall’alto ci sarà sempre per tutti
perché lui è e sarà sempre così 


“il tuo cuore lo porto con me”

… tu “mi pleni” la vita …

❤️

non dimenticheremo mai

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sembra ieri ed è già passato un mese
C.S. 23 gennaio 2023

 


 


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KARISMA colour pencils (M2)

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KARISMA colour pencilsLe matite Karisma Colour sono di qualità per professionisti, hanno una composizione unica, in quanto la mina non contiene nè cera ne gesso.
Le matite Karisma Colour sono sottoposte a rigorosi controlli di qualità per assicurarsi una uniforme consistenza, ed avere le stesse proprietà da colore a colore e da matita a matita.
La superba qualità del colore permette di ottenere delle tonalità e ombreggiature molto sfumate, sono perfettamente mescolabili tra di loro, sovrapponendo i vari colori si possono ottenere un’infinità di tinte.

N. 20: Karisma Box 72 matite (2 cassetti )

(n. 20 – non più disponibile)
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N. 21: Karisma Box 108 matite (3 cassetti )

(n. 21 – non più disponibile)